- Casa Umanista. Continua la gestione della Casa Umanista. La Casa Umanista non è solo la sede legale e operativa dell’associazione, ma vuole essere il progetto di un luogo di incontro e confronto sui temi statutari, quali la nonviolenza attiva, la non discriminazione, il dialogo fra le culture, l’auto-organizzazione per la soluzione comune di problematiche sociali e, in generale, luogo per iniziative sociali di gruppi diversi purché in linea con le idee sopra elencate. Nelle intenzioni vuole essere un punto di riferimento per queste tematiche nel quartiere e nella città. Dal novembre 2019 siamo nel quartiere Aurora e avevamo pensato ad iniziative per conoscere le persone del quartiere ed inserirci attivamente nel territorio. Purtroppo siamo stati fermati dalla pandemia che ci ha costretto alla totale chiusura da marzo a inizio maggio e non ci ha permesso il suo utilizzo come luogo di aggregazione per tutto il resto dell’anno.
- Coordinamento Aurora per emergenza Covid-19. Ci siamo inseriti a inizio maggio in questo coordinamento di associazioni del quartiere Aurora, attraverso il quale abbiamo potuto conoscere varie realtà del territorio. Da giugno a fine luglio abbiamo aiutato nella distribuzione dei pacchi alimentari presso la Casa Umanista.
- Coordinamento Aurora 2020. La collaborazione è continuata anche in seguito alla chiusura dell’emergenza alimentare, per costruire insieme un percorso di collaborazione per il miglioramento del quartiere, attraverso incontri online e in presenza quando è stato possibile.
- Partecipazione permanente al Coordinamento di cittadini, associazioni, enti ed istituzioni locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi. Con questo Coordinamento (AGiTe) abbiamo iniziato la preparazione del passaggio a Torino (a inizio marzo 2020) della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, partita il 2 ottobre 2019 da Madrid e terminata l’8 marzo 2020 sempre a Madrid. Le iniziative della Marcia Mondiale sono state annullate a causa dell’emergenza sanitaria.
- 6 agosto – “Mai più Hiroshima e Nagasaki. In piazza Carignano il simbolo della pace realizzato con le candele, letture, canti e meditazioni, per commemorare il 75° anniversario dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki avvenuto il 6 e 9 agosto del 1945. Organizzato in collaborazione con il Coordinamento AGiTe, questo evento vuole sollecitare il dibattito sul tema del nucleare e premere affinché i nostri politici ratifichino al più presto il Trattato per la proibizione delle armi nucleari approvato dall’ONU nel 2017. Questo potrà infatti entrare in vigore 90 giorni dopo la ratifica di almeno 50 stati, ma ad oggi il numero è arrivato a 43, tra i quali manca l’Italia.
- 26 settembre – Festa dei vicini. La Casa Umanista aderisce alla Festa dei Vicini, appuntamento annuale promosso dal Comune di Torino dal 2006 per affermare i valori di buon vicinato e di mutuo aiuto per superare le difficoltà quotidiane. Banchetto informativo sull’associazione, videointerviste ai cittadini sul tema della “vicinanza”, del vissuto rispetto all’emergenza Covid, degli aspetti positivi e negativi del quartiere, presentazione del libro Watoto.
- 10 ottobre – Convegno “Torino città delle armi?” all’interno delle iniziative del Festival della Nonviolenza promosso dal Centro Studi Sereno Regis. Organizzato dal Coordinamento AGiTe. L’idea che Torino possa diventare uno dei poli dell’industria militare e che ingenti risorse della ricerca debbano essere ad essa dedicate ci preoccupa. Dunque che cosa sta accadendo? Cosa si produrrà a Torino nel prossimo futuro? Quali tipi di ricerche troveranno finanziamenti e sostegno?
- 4 novembre 2020 – “L’industria militare italiana e le proposte dei movimenti per la Pace. Questo webinar completa il programma del Convegno “Torino, città delle armi?” svoltosi il 10 ottobre 2020 nel corso del Festival della Nonviolenza e organizzato dal Coordinamento AGiTe preoccupato per i progetti di sviluppo di un polo dell’industria militare che coinvolge la Leonardo.
- Adesione e partecipazione alla “Società della cura”. Percorso nato durante il lockdown, coinvolgendo gruppi, associazioni, reti sociali per non sprecare le lezioni della pandemia, affrontare il collasso climatico e l’ingiustizia sociale ripudiando la gerarchia di valori e poteri che governa il mondo, per costruire la società della cura di sé, degli altri, del pianeta.
- Appuntamenti di socializzazione/aggregazione con soci, collaboratori e amici, a volte con tematiche sociali specifiche e multiculturali, oppure gite culturali, per stare insieme, far conoscere le attività in corso e sostenere l’associazione, organizzati in presenza quando possibile oppure online quando l’emergenza sanitaria non lo permetteva.
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Iniziative con la Rete 21 marzo
Partecipazione permanente alla “Rete 21 marzo – mano nella mano contro il razzismo” che Comprende associazioni, sindacati e singoli individui e si propone di creare una mobilitazione popolare antirazzista e non violenta, per contrastare manipolazioni produttrici di identità discriminanti e venti di guerra.
- 21 marzo – Manifestazione contro ogni forma di discriminazione e razzismo. La manifestazione prevedeva un Corteo ed era patrocinata dal Comune di Torino, ma è stata annullata a causa dell’emergenza sanitaria. È stata trasformata in una campagna online su Facebook e Instagram di dichiarazioni personali sul perché saremmo scesi in piazza.
- 6 giugno – Partecipazione e aiuto organizzativo al sit-in “I can’t breathe” in piazza Castello a Torino, in seguito all’uccisione di George Floyd negli Stati Uniti, in solidarietà a tutti gli afroamericani uccisi dalla polizia e contro ogni forma si razzismo in qualunque parte del mondo. Interventi di alcuni membri della Rete 21 marzo.
- 25 luglio – Flash mob contro il razzismo e le discriminazioni. La Rete 21 marzo ha portato a Torino in piazza Castello, dopo Londra, Roma e Udine, il flash mob più popolare del momento con il coreografo e ballerino Simon Samaki Osagie che ci ha guidato sulle note della hit mondiale “Jerusalema” di Nomcebo Zikode per un pomeriggio di protesta artistica e interventi sul tema.
- Partecipazione alla stesura del Patto antirazzista del comune di Torino per rendere l’antirazzismo un bene comune della città. Il Patto sarà concluso nel 2021.
Anche dove non espressamente specificato, tutte le attività sono state portate avanti dai soci in modo gratuito, avvalendosi talvolta della collaborazione di altre associazioni o persone sempre a titolo gratuito.